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Provo a riflettere sul contradditorio rapporto tra luoghi e abitanti che la relazione di abitazione genera. Ricordo quanto, nella sua conferenza Bauen Wohnen Denken, Martin Heidegger (1951) lodasse il contadino, figura per lui completa dell’Abitante – il sedentario, lo stabilito, il radicato. Nell’interpretazione del filosofo della Selva Nera, il contadino è colui che costruisce sulla terra, che la abita e, di conseguenza, colui che pensa – né disdegnava, l’Abitante della baita di Todtnauberg, di assomigliarsi a un tale profilo. Nel frattempo, registro, quello della appartenenza è diventato un mantra nei discorsi sull’abitare contemporaneo.
Provo a riflettere sul contradditorio rapporto tra luoghi e abitanti che la relazione di abitazione genera. Ricordo quanto, nella sua conferenza Bauen Wohnen Denken, Martin Heidegger (1951) lodasse il contadino, figura per lui completa dell’Abitante – il sedentario, lo stabilito, il radicato. Nell’interpretazione del filosofo della Selva Nera, il contadino è colui che costruisce sulla terra, che la abita e, di conseguenza, colui che pensa – né disdegnava, l’Abitante della baita di Todtnauberg, di assomigliarsi a un tale profilo. Nel frattempo, registro, quello della appartenenza è diventato un mantra nei discorsi sull’abitare contemporaneo.
Abitare parassitario
Andrea Mubi Brighenti (Autor:in)
2011
Aufsatz (Zeitschrift)
Elektronische Ressource
Unbekannt
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Abitare contemporaneo/abitare precario
TIBKAT | 2020
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