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Tracce di corpi urbani
In diverse città europee – e più sporadicamente anche in Italia – nel mezzo di un qualsiasi percorso urbano può capitare di incrociare gruppi di traceur, persone che praticano il parkour. O meglio, sono i traceur a tagliare i sentieri ufficiali del cittadino attraversando il panorama urbano con un movimento che incarna logiche antagoniste rispetto alle routine di mobilità. A questo proposito Sennett (1976) ci ricordava come lo spettatore disembodied e il cittadino disempowered fossero strettamente legati attraverso l’oggettivazione delle loro relazioni nello spazio della città – nelle sue strutture fisiche come in quelle intellettuali di potere. Questa relazione perde la sua prevedibilità quando il parkour le attraversa la strada.
Tracce di corpi urbani
In diverse città europee – e più sporadicamente anche in Italia – nel mezzo di un qualsiasi percorso urbano può capitare di incrociare gruppi di traceur, persone che praticano il parkour. O meglio, sono i traceur a tagliare i sentieri ufficiali del cittadino attraversando il panorama urbano con un movimento che incarna logiche antagoniste rispetto alle routine di mobilità. A questo proposito Sennett (1976) ci ricordava come lo spettatore disembodied e il cittadino disempowered fossero strettamente legati attraverso l’oggettivazione delle loro relazioni nello spazio della città – nelle sue strutture fisiche come in quelle intellettuali di potere. Questa relazione perde la sua prevedibilità quando il parkour le attraversa la strada.
Tracce di corpi urbani
Sebastiano Benasso (author) / Luisa Stagi (author)
2013
Article (Journal)
Electronic Resource
Unknown
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