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Tra pubblico e privato l’insostenibile complessità dell’essere (connessi)
“La tribù è ovunque” recita uno slogan di uno dei maggiori operatori di telefonia mobile italiana. E si propone qui come spunto per una visione alternativa alle dicotomie con le quali spesso ci si scontra in letteratura: individuo e società, dimensione pubblica e privata, società e tecnologia. Si suggerisce dunque una prospettiva che invita a gestire la complessità di questi fenomeni prendendo in considerazione il riassemblaggio di gruppi sociali tecnologica-mente mediati, come le comunità, o le “tribù”, alla luce di ubiquità e connessione.
Tra pubblico e privato l’insostenibile complessità dell’essere (connessi)
“La tribù è ovunque” recita uno slogan di uno dei maggiori operatori di telefonia mobile italiana. E si propone qui come spunto per una visione alternativa alle dicotomie con le quali spesso ci si scontra in letteratura: individuo e società, dimensione pubblica e privata, società e tecnologia. Si suggerisce dunque una prospettiva che invita a gestire la complessità di questi fenomeni prendendo in considerazione il riassemblaggio di gruppi sociali tecnologica-mente mediati, come le comunità, o le “tribù”, alla luce di ubiquità e connessione.
Tra pubblico e privato l’insostenibile complessità dell’essere (connessi)
Camilla Rossi (author)
2009
Article (Journal)
Electronic Resource
Unknown
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Spazio privato e spazio pubblico
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